Marian Trapassi: “Nel mio nuovo album una scrittura più intima”

Marian Trapassi: "Nel mio nuovo album una scrittura più intima", ecco l'intervista di Bellacanzone alla cantautrice che presenta il suo nuovo album dal titolo "Bianco". Si tratta di un racconto di storie universali, che parlano attraverso metafore della vita e delle sue sfaccettature, e personali, cioè di momenti molto intimi, in cui la cantautrice si racconta.

La cantautrice Marian Trapassi si esibirà dal vivo venerdì 8 marzo a Milano presso il TNT Club (Via Tito Livio, 33 – ore 22:00 – ingresso 10 euro con consumazione) per presentare il nuovo disco di inediti dal titolo “Bianco”.

L’artista proporrà dal vivo i brani inediti contenuti nel disco, accompagnata da Antonio Magrini alla chitarra, Nando De Luca al basso, Giovanni Bergamini alle tastiere, Fabio Zago alla batteria, Raffaele Kohler alla tromba. Per una serata all’insegna della creatività femminile, in apertura ci sarà anche la cantautrice Vale Ria con le sue canzoni.

Questo album segna un nuovo capitolo nella carriera artistica della cantautrice siciliana, ma milanese d’adozione: si distacca dai precedenti dischi e si impone con uno stile preciso e omogeneo, che va dal jazz, al blues, al folk, con 12 canzoni eleganti e raffinati negli arrangiamenti e nella scrittura. Musicalmente, questo lavoro discografico si ispira ai moderni chansonnier francesi e alle grandi cantautrici italiane e americane.

Il disco è stato anticipato da “Futuro” e “Solo una parola“, brani disponibili online nei digital store e su tutte le piattaforme streaming. Prodotto da Paolo Iafelice per Adesiva Discografia e distribuito da Self, l’album è un racconto di storie universali, che parlano attraverso metafore della vita e delle sue sfaccettature, e personali, cioè di momenti molto intimi, in cui la cantautrice si racconta.

Come nasce Bianco?
È il mio quarto album ed è stato abbastanza ponderato, nato dall’esigenza di raccontare qualcosa senza preconcetti di genere. Nato nudo e crudo per quanto riguarda gli arrangiamenti.

Quali differenze ci sono rispetto ai tuoi dischi precedenti?
La scrittura è più parlata, poi sono belle storie raccontate in terza persona. Parlo di me e la scrittura è più intima.

Come mai hai scelto “Futuro” e “Solo una parola” come primi singoli?
Perché sono un omaggio alla musica e sono i brani più immediati.

L’8 marzo sarai in concerto a Milano, una data importante…
Sarò con la band al completo, quindi sono felice perché siamo tutti. È la giornata della donna, preferisco chiamarla così, piuttosto che festa, viste tutte le battaglie che sono state fatte in passato.

Come vedi il ruolo della donna nella musica al giorno d’oggi?
Le cantautrici fanno sempre più fatica rispetto agli uomini. Ci sono tante artiste brave, eppure spesso fanno più fatica ad affermarsi.

PH. Ray Tarantino