Scrima dopo AmaSanremo: “Con la musica racconto la mia vita”

Federico Scrima -giovane compositore romano- ha ancora molto da raccontare e il palcoscenico di AmaSanremo è stato solo il primo passo.

Classe del ’93, Giardinetti, Roma. L’identikit di Federico Scrima -in arte solamente Scrima- è semplice ed essenziale: un ragazzo di periferia con dei sogni in tasca e una chitarra in spalla dall’età di sette anni.

Lei, Sofia, E noi…Capitoli di un’autobiografia raccontata in testi e melodie travolgenti. Scrima non risparmia sé stesso di fronte alla musica bensì si mette a nudo donando le sue esperienze e i sogni al pubblico.

“Musicalmente mi definisco un ragazzo senza pretese. Racconto quello che accade nella mia quotidianità con estrema sincerità in modo tale che tutti ci si possano immedesimare.”

Il genuino ascendente di uno dei cantautori italiani per eccellenza -Lucio Battisti- e lo studio della musica classica presso il S.Cecilia. Non c’è dubbio, Scrima ha creato da sé un’identità unica e irripetibile nel pop indie tanto colta quanto progressista.

Sdoganare il mito classico e sfruttarlo a proprio vantaggio è un punto a favore per il giovane cantante che dopo la pubblicazione del suo album ‘Fare Schifo‘ (2020) ha raggiunto un altro considerevole successo sul palcoscenico di AmaSanremo.

“Con l’aiuto del mio manager Francesco Facchinetti ho deciso di approdare sul palcoscenico di AmaSanremo. Mi sono messo in gioco con un percorso più mainstream rispetto a quello di ‘Fare Schifo’ da cui è nato anche un tour che ho dovuto interrompere a causa del Covid.”

Un carosello di musica ed emozioni che ha regalato a Scrima un’esperienza indelebile. Accompagnato dal suo ultimo singolo Se Ridi che ha conquistato la giuria, il pubblico e gli ascoltatori da casa.

L’umiltà e la curiosità sono due pregi fondamentali di questo giovane artista che gli hanno permesso di lavorare con colleghi ma soprattutto amici quali Mameli e Riccardo Zanotti. Il perfetto connubio tra artisti di diverso calibro che ha dato vita a brani di successo come Zanetti o Come quella sera.

Come un narratore, Scrima ha raccontato e scritto un lieto fine per le proprie storie ma non tutte le favole si concludono per il meglio. L’emergenza epidemiologica che ha messo in ginocchio l’industria dello spettacolo ha già mietuto le sue vittime tra cui il cantautore romano.

Con un tour sospeso e il palcoscenico di AmaSanremo alle spalle Scrima guarda al futuro con razionalità e nostalgia per i concerti dal vivo, un sogno al momento irrealizzabile sia per gli artisti che per i fan.

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Prendere coscienza di sé, metabolizzare e scrivere. Tre punti fondamentali che riassumono la routine compositiva di Scrima che dopo aver scalato la classifica di Spotify Indie Italia non ha arrestato la sua corsa. AmaSanremo è solo il trampolino di lancio per questo promettente artista.