Joep Beving: “Voglio dare alle persone uno spazio in cui stare”

Joep Beving è uno dei nuovi fenomeni della musica strumentale, ha totalizzato oltre 200 milioni di streams. Il 5 aprile è uscito il suo nuovo album, capitolo conclusivo della trilogia preceduta dagli album Solipsism e Prehension, e per l'occasione è stato alla Universal Music di Milano per presentarlo.

È uscito il 5 aprile il nuovo album di Joep Beving, Henosis, il capitolo conclusivo di una trilogia che segna la fine di una ricerca interiore filosofica e spirituale durata quattro anni. Il compositore olandese riprende infatti da dove ci ha lasciati con il suo album precedente Prehension, con il suono caldo e particolare dell’antico pianoforte Schimmel che ha ereditato da sua nonna di origini tedesche. Grazie all’aiuto del produttore Gijs van Klooster e alle collaborazioni con Cappella Amsterdam, Echo Collective e Maarten Vos, il pianista apre nuovi mondi musicali utilizzando suoni orchestrali ed elettronici accanto al suono classico del pianoforte.

Joep Beving ha raggiunto milioni di streams nel 2015 con il suo album contemplativo e d’atmosfera Solipsism, un risultato unico nel panorama mondiale. Beving ha iniziato da giovanissimo lo studio del pianoforte e il suo stile si è perfezionato ed evoluto nel tempo, passando dal jazz moderno a uno stile più vicino al neoclassicismo.

“Credo che le risposte arrivino molto di più dal tuo io. Quindi questo viaggio, in un certo senso, è anche dentro di me. La mia speranza è di dare alle persone uno spazio in cui stare per un paio di minuti, o di ore, in cui sentano che le cose stanno al loro posto, o abbiano la sensazione di comprenderle o di poterle comprendere”.

Vista l’importanza e la profondità dei concetti trattati, questo album è un album doppio, contiene ventidue tracce che vanno dal calmo, contemplativo di Into The Dark Blue al mix teso ed elaborato Apophis. Canzone dopo canzone il viaggio intimo e personale che viene fatto diventa sempre più profondo. Aeon, la traccia che apre il secondo CD, rappresenta l’eterna battaglia contro il male, Nebula, scritto e prodotto insieme a Maarten Vos, è uno dei brani più sperimentali che porta ancora più lontano fino al limite della mente.

Il desiderio di Beving con questa ricerca interiore è “un autentico desiderio di arrivare alla verità e all’essenza delle cose, siamo tutti parte dei una cosa, siamo tutti collegati, e quindi ciascuno di noi ha bisogno di amare l’altro e il mondo in cui viviamo”.

L’acclamato pianista e compositore sarà in giro in un tour mondiale, per la prima volta con orchestra e supporto elettronico.

Questa la tracklist completa dei due CD che compongono l’album:

CD 1

  • Unus mundus
  • Into The Dark Blue
  • Whales
  • Sirius
  • Shepherd
  • Orvonton
  • Sol And Luna
  • Klangfall
  • Philemon
  • Noumenon
  • Saudade da Gaia
  • Apophis

CD 2

  • Aeon
  • Implikigo
  • Venus
  • Anima
  • Adrift In Aether
  • The One As Two
  • Henosis
  • Anamnesis
  • Nebula
  • Morpheus’ Dream